Meo Sacchetti: “Anche con Varese dobbiamo mantenere l’atteggiamento giusto.”

Fino ad ora per noi non è stato facile vincere nessuna delle partite che abbiamo vinto e non lo sarà da qui alla fine con alcuna squadra che incontreremo. E questo vale specialmente per la partita di domenica con  Varese, anche per una serie di situazioni riguardanti sia me, che ho giocato a Varese tanti anni, sia il ritorno di Andrea Conti e Attilio Caja a Cremona, che la rendono una partita un po’ diversa dalle altre”.  Così coach Meo Sacchetti, nella conferenza stampa sponsorizzata da Gedy, a introdurre il lunch match di domenica a mezzogiorno al PalaRadi contro l’Openjobmetis Varese.

Dobbiamo, con Varese, cercare di fare meno sbagli di quelli che abbiamo fatto a Pistoia dove, in certi momenti, abbiamo avuto un po’ di sufficienza. Questo non deve succedere perché la nostra squadra, al di là del giocar bene o giocar male, non se lo può permettere. Qualche pallone di troppo che domenica abbiamo lasciato per strada non è nelle nostre caratteristiche.

Varese cercherà di rompere un po’ della fluidità del nostro gioco, noi dovremo avere un po’ più di pazienza rispetto a quella avuta nelle altre partite, nell’attaccare la loro difesa.

Nonostante i punti fatti finora, noi abbiamo bisogno di continuare ad avere questa fame che ci ha contraddistinto fino a questo punto della stagione e che ci ha permesso e ci permetterà di vincere qualche partita. Se smettiamo di avere questa fame e cominciamo a credere a tutti quelli che dicono che siamo diventati la terza forza del campionato rischiamo veramente di farci molto male.

Dal modo in cui ci alleniamo non mi sembra però che finora ci sia questo tipo di sufficienza. Sotto questo aspetto sono abbastanza tranquillo. Magari c’è un po’ più di considerazione nei nostri confronti e quello può aiutare, ma dico sempre di ricordarci dove siamo, da dove arriviamo e dove vogliamo arrivare. È questo l’importante.

Domenica infine, a dispetto dell’orario un po’ insolito, speriamo che la gente partecipi comunque numerosa perché fa sempre piacere giocare in una bellissima cornice di pubblico”.

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